Negli ultimi mesi, complice anche la situazione legata al COVID-19, molte scuole hanno realizzato la necessità di avere una protezione più efficiente della propria rete. La maggioranza ritiene che tale obbiettivo si possa raggiungere con la sola installazione di un buon antivirus, spesso soluzioni gratuite.

Aggiornati poi sui reali rischi nel non avere una rete protetta a monte, emerge inevitabilmente il problema dell’adeguamento fisico dell’infrastruttura che ha un costo non trascurabile, soprattutto per le piccole scuole private che, anche se di dimensioni minime (meno di un centinaio di utenti), hanno una forza finanziaria ridotta e faticano a mettere a bilancio qualche migliaio di euro per aggiornare l’infrastruttura dati hardware. A questo si aggiunge un numero notevole di scuole che non è in regola con le richieste previste da GDPR.

Ecco quindi che si procrastina a data da destinarsi l’adeguamento finché non si verificano casi di intrusione o virus tali da intaccare o, nella peggiore delle ipotesi, perdere totalmente dati e anni di lavoro.